1^  Campionato Italiano Trial 2021 a Madonna della Guardia (GE)

1^ Campionato Italiano Trial 2021 a Madonna della Guardia (GE)

1^ Campionato Italiano Trial 2021 – 25 aprile 2021 – organizzazione Motoclub La Guardia – Ceranesi

Il santuario Madonna della Guardia, http://www.santuarioguardia.it/ che domina la città di Genova e l’intero golfo ligure ha ospitato la prima prova del Campionato Italiano Trial edizione 2021 andata in scena nello splendido week end del 25 aprile.

Luogo di raccoglimento e preghiera, ma anche meta di escursionisti che dalla città salgono a piedi fin quassù, la direzione del Santuario ha da alcuni anni sostenuto un singolare gemellaggio con l’attività motociclistica sportiva che si svolge nella vicina struttura del Pro Park, http://www.proparkgenova.it/ attrezzata per la pratica del Trial, dell’Enduro e del Motocross, questo grazie all’Attivissimo Motoclub La Guardia che ha organizzato questa manifestazione.

La gara, così come nell’edizione 2019, ha fatto base nel sagrato dell’abazia, dove è stato realizzato il Paddok, la segreteria di gara la zona partenza, e l’ultima delle dodici prove speciali previste, mentre le prime undici, sono state tracciate sui pendii del Pro Park di Ceranesi, distante una decina di km. Piuttosto elevato il numero di partenti con oltre 130 piloti suddivisi nelle varie categorie, con una super affollata categoria TR4 riservata agli amatori esperti, che ha contato una cinquantina di partenti. A questo numero, si sono aggiunti anche 34 mini trialisti che hanno gareggiato separatamente.

Tra le positività di questa gara, c’è stata la graditissima presenza di 5 big stranieri tra cui i fuoriclasse spagnoli Jaime Busto e Jeroni Fajardo che logicamente hanno dominato nella apposita categoria internazionale. La gara iniziale di campionato, è stata anche l’occasione per presentare le nuove squadre ufficiali. Ottima anche la prestazione dei nostri migliori nella top class con Matteo Grattarola, che non ha sfigurato nei confronti degli stranieri aggiudicandosi la prima di Campionato nella TR1 nazionale, mentre Luca Corvi si aggiudica la TR2.

Categoria Internazionale

Vediamo quindi come è andata partendo dai migliori della categoria Internazionale che ha visto in gara ben cinque piloti stranieri.

Alle prese per sua stessa ammissione con un percorso molto impegnativo, il fuoriclasse spagnolo Jeroni Fajardo, in gara con la Sherco ufficiale, dopo un ottimo primo giro che ha chiuso nettamente al comando, nel secondo passaggio ha dovuto vedersela con il connazionale Busto. I due si sono ripetutamente alternati al comando della gara, ma alla fine Fajardo è riuscito a prevalere all’ultima speciale, grazie all’errore in cui è incappato il diretto avversario. Al termine sono 27 le penalità totalizzate da Jeroni Fajardo.

Bravissimo comunque il giovane spagnolo della Vertigo, Jaime Busto che ha pagato cari i troppi errori commessi nel primo giro, chiuso con 23 penalità, al pari di Grattarola. Nel secondo giro di gara, Busto ha cambiato marcia, posando incredibilmente solo un paio di piedi in tutto, ma una volta giunto all’ultima zona la 12, ha sbagliato scivolando così al secondo posto totalizzando 31 penalità.

Ottimo il terzo posto ottenuto dal nostro campionissimo Matteo Grattarola su Beta, che al primo confronto diretto con quelli che saranno i suoi prossimi avversari nel mondiale Trial GP, non ha certo sfigurato, specie nel primo giro chiuso in seconda posizione. Contrariamente al suo solito ruolino di marcia, Grattarola non ha ridotto gran che le penalità nel secondo giro, andando a chiudere con un finale di 41 errori sul terzo gradino del podio seguito a pochi punti di distacco dal n° 2 nazionale Luca Petrella.

Tra gli altri stranieri in gara, il francese Hugo Dufrese su Vertigo, chiude in settima posizione con 80 penalità, più staccati seguono Arnau Farrè su Scorpa nono classificato, mentre Aex Canales su Sherco chiude decimo.

Categoria TR1

Con il terzo posto ottenuto nell’assoluta internazionale, Matteo Grattarola su Beta si aggiudica non senza fatica la TR1 nazionale, sbagliando più del dovuto specie nel secondo giro quando ha subito la rimonta di Petrella, ma grazie al leggero vantaggio acquisito nella prima parte di gara, Grattarola inaugura il 2021 con la prima vittoria in campionato.

Tornato a gareggiare con la Gas Gas, Luca Petrella non è partito nel migliore dei modi, per via delle imprecisioni di guida rimediate nelle prime tre zone, infatti subisce poi la pressione degli avversari per tutto il primo giro che chiude in terza posizione alle spalle di Tournour. Nel secondo giro Petrella ritrova la migliore forma staccando il punteggio record di sole 16 penalità che gli consentono di risalire in seconda posizione con un punteggio finale di 47 penalità.

Terzo gradino del podio per Gianluca Tournour che torna quest’anno riprendersi il suo posto nel team ufficiale Gas Gas. Dopo le 5 penalità subite alla prima speciale, Tournour ha guidato bene andando ad insidiare da vicino il primato di Grattarola, chiudendo il primo giro con 27 errori al secondo posto. Nel secondo passaggio, Tournour accusa un forte calo di tensione peggiorando notevolmente il risultato fino a pagare quasi il doppio degli errori rispetto ai primi due, e a fine gara, soltanto un passaggio a zero in più, gli consente di restare sul podio ma con 61 penalità finali.

Avrebbe sicuramente meritato il terzo posto Lorenzo Gandola passato quest’anno alla Beta, non fosse altro per l’ottimo recupero che ha saputo mettere in atto nel secondo giro, dopo il pesante parziale rimediato nella prima parte di gara. Guadagnato il terzo sul finire della gara Gandola commette un errore all’ultima zona perdendo nuovamente il terzo posto. Al termine sono 61 le penalità rimediate da Gandola.

Più staccato nei punteggi, al quinto posto troviamo Andrea Riva su TRS che non riesce ad interpretare le insidiose speciali del Pro Park chiudendo il primo giro già lontano dal podio. Nel secondo giro le cose vanno un po meglio per Andrea Riva, che però non muove la classifica e alla fine chiude con un finale di 83 errori.

Paga lo scotto del debutto nella massima categoria Carlo Alberto Rabino su Beta, campione uscente della TR2 2020, che nella prima parte di gara riesce a superare con fatica soltanto due speciali su dodici. Il risultato migliora leggermente nella seconda parte di gara per Rabino che chiude la gara in sesta posizione con 101 penalità.

Chiude la classifica Mattia Spreafico su Sherco che totalizza a fine gara un pesante punteggio di 109 errori.

Matteo Grattarola vincitore TR1

Categoria TR2

Dieci i concorrenti in gara nella categoria TR2 dominata da uno dei protagonisti delle ultime stagioni: stiamo parlando di Luca Corvi, alla guida della Gas Gas che nel corso del primo giro, ha dovuto vedersela punto su punto con Gabutti, staccando un primo parziale pari merito con 19 errori. Bravissimo a recuperare nel secondo giro, Luca Corvi si è ripetuto anche in questa prima gara stagionale, sbagliando soltanto nelle due speciali più difficili, così al termine con altre 17 penalità, Luca Corvi si aggiudica con un finale di 36 penalità, la prima gara stagionale.

Secondo posto per il vice campione 2020 Andrea Gabutti, in gara con la TRS bravissimo a contrastare il vincitore per tutto il primo giro e buona parte del secondo, ma qualche piede posato in più e il grave errore commesso all’ultima speciale di gara, lo hanno costretto al secondo posto che consolida con 45 penalità.

Terza posizione per un altro grande protagonista delle ultime stagioni, che risponde al nome di Manuel Copetti, che assieme a Gabutti è stato riconfermato alla TRS. Due gravi errori commessi nella prima metà del giro iniziale, hanno segnato la prestazione di Copetti, che ha tentato comunque un eccellente recupero nel secondo giro, che gli è valso comunque il terzo gradino del podio con 50 errori finali.

Rientrato alle gare dopo due stagioni, l’ex professionista Francesco Cabrini, riparte con la Vertigo dalla TR2 che aveva vinto diversi anni fa prima di passare nella massima categoria, ma non è stato un rientro facile, anche se, alla fine è mancato soltanto un punto per salire sul terzo gradino del podio. Bravissimo a contrastare i primi due nel giro iniziale, Cabrino ha ceduto molto nel secondo giro chiudendo con 51 penalità.

Quinta posizione per Michele Ruga su TRA, che ha guidato il secondo gruppo di piloti con un primo giro chiuso con 34 errori che scendono a 27 nel secondo passaggio. Questo discreto recupero ha consentito a Michele Ruga di passare dal sesto al quinto posto che sigilla con 61 penalità complessive.

Gara sotto le aspettative per l’ex professionista Pietro Penetrateli su Beta che totalizza 31 errori nel primo giro, piazzandosi al quinto posto provvisorio, ma poi nel secondo passaggio accusa la durezza della gara commettendo molti più errori, così al termine è riuscito a difendere a stento la sesta piazza con 68 errori finali.

Per nulla intimidito dalla durezza della gara, in campione TR3 2020 Gabriele Saleri, debutta in TR2 dimostrando fin da subito la giusta, grinta che potrebbe portarlo in breve tempo nelle parti alte della classifica. Al termine il giovane Saleri chiude settimo con 70 penalità.

Luca Corvi vincitore TR2

Categoria TR3

E sono stati 27 i concorrenti in gara nella categoria TR3, caratterizzata dal percorso verde, dove ad avere la meglio sono stati alcuni veterani delle frecce verdi, infatti nel corso del primo giro, Pesenti, Tosini e Nucifora, hanno pagato le medesime 15 penalità, ma nel secondo giro soltanto Alessandro Nucifora su Jotagas ha fatto la differenza dimezzando gli errori. Così al termine Nucifora chiude al comando con un punteggio finale di 22 penalità.

Bravo comunque Daniele Tosini a crederci, almeno per tutto il primo giro, ma qualche piede di troppo posato qua e la nel secondo passaggio, ha appesantito progressivamente il suo cartellino portando il punteggio finale fino a 30 penalità che gli consentono di contenere i danni e salvare il secondo posto.

Buona la gara del vice campione TR3 del 2020 Luca Poncia su Beta, che dopo un primo giro chiuso con 19 penalità al quarto posto provvisorio, nel corso del secondo giro migliora la precisione di guida riducendo gli errori. Questo cambio di guida, avrebbe potuto portarlo alla vittoria, ma qualche errore di troppo sul finale di gara ferma la sua rimonta al terzo posto con un finale di 32 penalità.

Quarta posizione per Sergio Pesenti su Beta che a fine gara ha visto svanire il podio per via delle discriminanti. Infatti dopo un primo giro chiuso al comando assieme ai primi due, Pesenti commette vari errori lievi che gli sporcano in cartellino, così, al termine, si ritrova con le stesse 32 penalità del terzo classificato, ma un passaggio a zero in meno lo costringe al quarto posto.

Quinto posto per Valentino Feltrin su Beta autore di una gara regolare che lo ha visto pagare le stesse 20 penalità in entrambi i giri di gara. Quinto al termine del primo giro, Feltrin ha difeso la posizione per tutto il secondo passaggio chiudendo con 40 errori complessivi, uno in meno di Dario Doglio che chiude sesto.

Categoria 125

Sei i concorrenti in gara nella classe 125 caratterizzata dal bel duello messo in scena dai due allievi delle Fiamme Oro giovanili Mirco Pedretti e Giacomo Brunisso entrambi su Beta, che per tutta la gara si sono scambiate le posizioni di vertice. Leggermente in vantaggio al termine del primo giro, Mirco Pedretti soffre la pressione di Brunisso nel secondo passaggio, ma riesce comunque ad avere la meglio vincendo con 55 penalità. Bravo anche Giacomo Brunisso che cede qualche punto all’avversario chiudendo in seconda posizione con 57 penalità. Più staccato ma senza avversari in grado di infastidirlo, Gabriele Agostinis in gara con la Vertigo, paga 34 errori al primo giro più un punto per il ritardo, mentre nel secondo passaggio ne paga 33, così al termine chiude sul terzo gradino del podio con 68 penalità. A seguire, si piazzano rispettivamente nell’ordine Cristian Svanella, Alessandro Amè e Simone Lissa.

Categoria Femminile

Sei le ragazze in gara nella categoria femminile dove era attesa al rientro l’ex campionessa italiana Alex Brancati, fermata però da un infortunio in allenamento pre stagionale.

Dopo l’esordio positivo dello scorso anno, si è ripetuta anche qui a Genova la giovanissima Andrea Sofia Rabino su Beta, che noncurante delle notevoli difficoltà inserite nel percorso dedicato alle categorie Femminile e Open, ha guidato con estrema perizia, applicando alla lettera i consigli dell’ex pilota Sergio Piardi, che la segue in gara quest’anno. Già nettamente al comando alla fine del primo giro, nel secondo passaggio ha posato qualche piedi in più, ma sempre molto più avanti rispetto alle avversarie, così al termine vince con 33 penalità finali che gli sarebbero valsi il quinto posto nella categoria Open.

Molto più staccate nei punteggi, altre tre con correnti si sono contese zona dopo zona i restanti gradini del podio, con la campionessa italiana 2020 Martina Gallieni su TRS, che già nel corso del primo giro riesce a spuntarla per un soffio segnando un primo parziale di 26 penalità che aumentano leggermente nel secondo giro, ma riesce ad avere la meglio aggiudicandosi con 55 penalità la seconda posizione. Pur non partecipando più a tutto il campionato, quando c’è si difende ancora bene, stiamo parlando dell’ex campionessa italiana Martina Balducchi su Beta che non ha voluto mancare alla gara di casa, spuntando un prezioso terzo posto dopo avere lottato a lungo con la Gallieni per la piazza d’onore. Al termine sono 57 le penalità totalizzate dalla Balducchi.

Gara da dimenticare per l’altra ex campionessa Sara Trentini passata quest’anno alla Vertigo, che nonostante sia incappata in una brutta caduta, ha stretto i denti cercando di limitare i danni, così non senza sofferenza, ha portato a casa un quarto posto a sole quattro penalità dal podio.

Discreto l’esordio tra le grandi per Alessia Bacchetta su Gas Gas che pur trovandosi davanti ad una gara estremamente impegnativa per le ragazze, non si perde d’animo cercando si apprendere dalle colleghe più esperte. Al termine, sono 72 le penalità totalizzate dalla giovanissima delle Fiamme Oro.

Ancora più staccata la giovane genovese Emanuela Spadoni che torna in campionato dopo un anno di assenza, ma deve ricominciare da capo. La grinta non gli manca, deve soltanto ritrovare il giusto ritmo di gara.

Elena Sofia Rabino vincitrice cat. Femminile

Categoria Open

Nel pieno spirito con cui è stata istituita la categoria open, dove è stato tolto il limite minimo di età per accedervi, capita sempre più frequentemente che qualche giovanissimo venda a sparigliare le carte tra le vecchie volpi, Così, ad aggiudicarsi la prima gara del 2021 è il giovane Paolo Ruffoni su Beta, salito dalla TR4. 26 le penalità totalizzate da Ruffoni, equamente divise nei due giri.

Molto positivo il rientro alle gare dopo qualche anno di assenza per l’ex campione italiano Andrea Buschi su Gas Gas, che pur non gareggiando in piena forma fisica, resiste per tutta la giornata all’esuberanza del vincitore con cui si scambia più volte la testa della gara, ma al termine perde lucidità e cede qualche punto posizionandosi con 29 penalità finali al secondo posto.

Altro fortissimo giovane in gara è Michael Pellegrinelli su Vertigo che tenta di inserirsi nella lotta per la vittoria, ma qualche piede a terra in più sul finire del primo giro, lo relega in terza posizione provvisoria. Nel secondo giro, Pellegrinelli sembra reagire bene, ma verso metà del giro, perde contatto dai primi due, chiudendo in terza posizione con 31 penalità.

Buono anche la gara di Emauele Gilardini su Jotagas, che dopo qualche imprecisione di guida in cui è incappato nel primo giro, perde contatto dai primi, e nonostante l’eccellente secondo giro, non riesce a recuperare sugli avversari chiudendo con 31 errori al quarto posto.

Quinta posizione per un malconcio Marco Andreoli su Montesa 2 tempi vintage, che pur trovandosi alle prese con un percorso per lui congeniale, ha faticato oltre misura per contenere i danni senza mai riuscire ad inserirsi nella zona podio, Al termine Andreoli chiude con 37 penalità finali, riuscendo comunque a contenere la rimonta di Vignaroli che sbagliando all’ultima zona, perde un paio di posizioni.

Nel corso delle premiazioni, i big spagnoli si sono complimentati con gli organizzatori per l’ottimo profilo della gara, la bravura dei nostri migliori piloti, e non ultima, la bellezza del luogo.

Peccato per i ripetuti pasticci provocati dal nuovo sistema di gestione dei punteggi, di cui francamente non se ne sentiva la necessità.

Classifiche

https://trial.federmoto.it/wp-content/uploads/sites/54/2021/04/Classifiche-definitive-Campionato-Italiano-Trial-2021-Round-1-Ceranesi.pdf

Francesco Maddiona Giornalista Telereporter